Il 13 febbraio, cioè il giorno di Se non ora quando, Eugenio Scalfari ha scritto qui: «A noi non importano molto i peccati perché siamo libertini illuministi e relativisti. A noi importano gli eventuali reati e chi pecca e crede confidi nella misericordia di Dio».
Si è già detto qui del sostanziale accordo tra la seconda parte di una simile dichiarazione e la metafisica ratzingeriana: entrambe poggiano sull’assunto che sia impossibile rinvenire una scala di valori al di fuori della religione, e in particolare di una religione basata su una teologia volontarista. Se non fa notizia il relativismo di Scalfari, fa un certo effetto leggere una dichiarazione del genere – «a noi importano gli eventuali reati» – in una giornata come quella del 13.