L’attenta analisi di Jacopo Nacci procede secondo un metodo che si potrebbe dire simile a quanto fatto dagli strutturalisti sulle fiabe a inizio Novecento. Le somiglianze non diventano che topoi ricorrenti (l’orfano-alieno, il padre della tecnica, la catastofe-già-avvenuta), sulle quali si innestano variazioni sulla psicologia del personaggio, l’ambientazione, la natura della minaccia, la relazione con la tradizione o con l’attualità e così via.
Paolo Armelli dedica un bell’articolo a Guida ai super robot, su Wired Italia.
Mentre la Guida ai super robot finisce tra i sei libri consigliati da I dolori della giovane libraia e tra i cinquanta libri consigliati da Wired Italia (e scelti da Paolo Armelli) come regali di Natale, escono due nuove recensioni: sul Blog di Joe7 e su Imago Recensio.
Nella sua recensione, Joe pone una questione molto seria in merito alla mia scelta di chiamare con i nomi originali anche i personaggi che sono ormai patrimonio dell’immaginario collettivo italiano, come Daisuke/Actarus e Hikaru/Venusia; questa scelta, dice con molta ragione Joe, non aiuta specialmente quando la lettura è impegnativa. Ho cercato di dare una risposta nei commenti al suo post, ma è un argomento molto vasto e complesso sul quale credo che tornerò.
La recensione di Imago Recensio segue la Guida passo passo, di questioni ne pone tante e muove diverse critiche. Ho lasciato una lunga risposta in tre parti qui, e credo che leggere questa recensione senza sconti e la mia risposta sia un ottimo modo di farsi un’idea su cosa si troverà dentro al libro.
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