De rerum paura (episodio 4)

La sessualità a modello procreativo si manifesta per quello che è: una cultura, i cui valori e i cui tabù riflettono il concetto di “natura” che vi è stato elaborato in relazione agli scopi della civiltà che l’ha espresso.
Carla Lonzi

L’assunto (2) secondo gli organi sessuali – Callicle e Clito

Callicle potrebbe infine svegliarsi dal suo torpore e, «come ho fatto a non pensarci prima!», potrebbe rispolverare l’opinione vieppiù diffusa secondo la quale la procreazione sarebbe il fine dell’atto sessuale. Questo non basterebbe a riportare in auge l’assunto (3) ma sarebbe sufficiente a restituire una versione dell’assunto (2) circoscritta alla “natura” degli organi sessuali: infatti, secondo questa longeva convinzione, sarebbe il nostro corpo, sotto forma di ormoni, a protendersi verso la procreazione, e il piacere del sesso altro non sarebbe che l’inconsapevole carota mediante la quale la specie si è riprodotta.
È singolare che qualche decennio fa Carla Lonzi proferì una sua versione dell’assunto (3) nell’ambito della battaglia per la liberazione della donna. Carla Lonzi predicò infatti un’”etica naturale”, una morale di ritorno alla “natura” che, limitando l’assunto (2) alla “natura” degli organi sessuali, combacia perfettamente con l’assunto (3): per Carla Lonzi la donna doveva rendersi conto che il suo organo sessuale non è la vagina, e comportarsi di conseguenza.

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