17:48
Capo: -Perché questo nominativo risulta controllato e convalidato e invece non lo è?
Jago: -Non lo so.
Capo: -Come non lo sai?
Jago: -È stato controllato e convalidato l’anno scorso: non l’ho controllato né convalidato io.
Capo: -E allora? Non ti sembra il caso di controllare e convalidare i precedenti controlli?
Jago: -Credevo che il controllo e la convalida servissero proprio a evitare che altri dovessero fare lo stesso lavoro in un secondo momento.
Capo: -Ma certo che uno non lo deve rifare, altrimenti non finiremmo mai, nooo? Ma come ragioooni?
Jago: -È quello che dico io: se è convalidato vuol dire che è stato controllato ed è a post…
Capo: -Ma questo non è a pooosto.
Jago: -Ma dato che tutti risultano convalidati, per sapere quali non sono validi devo ricontrollarli tutti.
Capo: -Ma cosa vuoi faaare? Vuoi controllare un’altra volta tutti quelli che son già stati controllati? Insomma, non è possibileee, io non so più cosa fare con teee. Dovrai controllare solo quelli che non sono validi, no? Cacchio, sveglia!
Jago: -Ehm…
One day one trip 4
17:13
Capo: -Guarda questa scheda. È la scheda di un’azienda, no?
Jago: -Sì.
Capo: -Che numeri ci sono?
Jago: -Il numero di casa del titolare e il suo cellulare.
Capo: -E dov’è il numero dell’azienda?
Jago: -Non ne ho idea.
Capo: -Ecco, nemmeno io, quindi vedi di farlo saltare fuori entro tre minuti.
Jago: -Va bene.
17:15
Jago: -Non è nel database.
Capo: -Come non è nel database?
Jago: -E nemmeno sull’elenco.
Capo: -Ma insomma! Ma dove diavolo li hai chiamati, possibile che non hai più nemmeno la traccia del contatto, e come cacchio l’hai fatta saltare fuori questa scheda se non hai il numero? Io davvero non so cosa fare. Io non so dav-ve-ro co-sa fa-re. Come cacchio…? Ussignòr… Ma come ti viene di compilare una scheda senza metterci il numerooo? Cosa c’hai nella testaaa?
Jago: -…Capo…
Capo: -Eeeeeeeeh!
Jago: -Guarda il nome dell’operatore: quella scheda… non l’ho compilata io…
Capo: -Usterìa, t’ha ragiòn.
One day one trip 3
16:28
Capo: -Perché stai contattando l’albergo?
Jago: -Non devo?
Capo: -Certo che no: è già stato contattato a marzo.
Jago: -Ricordi quando ci hai detto di fare il secondo giro?
Capo: -Certo.
Jago: -Ricordi che ci hai detto di ricontattare tutti gli esercizi indifferentemente?
Capo: -Certo, ma ho detto “tutti gli esercizi”, non gli alberghi.
Jago: -…
Capo: -Sono stufo di questo andazzo. Non va bene per niente.
One day one trip 2
15:57
Capo: -Adesso mi devi spiegare perché non stai eliminando i dati del primo giro ora che stai facendo il secondo.
Jago: -Perché mi hai detto di lasciarli, ché ti servivano per l’archivio.
Capo: -Sì, infatti te l’ho detto. E con questo cosa vuoi insinuare?
Jago: -Niente. Che sto facendo ciò che mi hai detto di fare.
Capo: -Ma adesso ti sto dicendo di toglierli!
Jago: -Va bene, allora comincio a toglierli.
Capo: -Insomma, devi fare quello che dico io!
One day one trip 1
15:30
Capo: -Ho visto che non stai togliendo dal database i nominativi doppi. Eppure non ti ho detto di cominciare a togliere dal database i nominativi doppi?
Jago: -Buongiorno.
Capo: -Perché non hai cominciato a togliere i nominativi doppi?
Jago: -Ho cominciato a togliere i nominativi doppi, sono a tre quarti dell’opera.
Capo: -Perché questi sono ancora qui?
Jago: -Perché non ci sono ancora arrivato.
Capo: -Ah, sei partito dal principio e non dal fondo…
Jago: -Esatto.
Capo: -Beh, io non capisco proprio per quale motivo tu debba partire dal principio e non dal fondo.
De rerum paura (episodio 5 e ultimo)
Non facciamo i ciarlatani e dichiariamo francamente che a questo mondo non si capisce nulla. Soltanto gli imbecilli e i ciarlatani sanno e comprendono tutto.
Anton Čechov
Socrate e Joseph
Il teologo Joseph Ratzinger ha recentemente dichiarato che il cristianesimo non è una religione intellettualistica. Coerentemente con l’incoerenza, in molti, negli ultimi tempi, si sono riempiti la bocca con termini quali “natura”, “diritto naturale”, “relativismo”, “contronatura”, arrogandosi il diritto di definire la vita altrui con questi termini, combattendo la battaglia per nominare le cose, battaglia nella quale vince sempre chi ha più fretta. Chiedo scusa a me stesso, ma di questa gente io purtroppo non riesco ad avere alcun rispetto. Ma non è questo il punto. Scrivendo i post del De rerum paura ero consapevole che essi, plausibilmente, avrebbero contenuto errori logici, avrebbero potuto essere contestati mediante esposizioni diverse, probabilmente altrettanto, se non più coerenti, di quelle da me presentate. Esiste una vasta letteratura filosofica e scientifica nella quale è possibile rinvenire radici che sviluppino piante antagoniste. Sono esistiti pensatori enormi che probabilmente avrebbero soffiato via questo mio castello di carte solo respirando. E allora?
De rerum paura (episodio 4)
La sessualità a modello procreativo si manifesta per quello che è: una cultura, i cui valori e i cui tabù riflettono il concetto di “natura” che vi è stato elaborato in relazione agli scopi della civiltà che l’ha espresso.
Carla Lonzi
L’assunto (2) secondo gli organi sessuali – Callicle e Clito
Callicle potrebbe infine svegliarsi dal suo torpore e, «come ho fatto a non pensarci prima!», potrebbe rispolverare l’opinione vieppiù diffusa secondo la quale la procreazione sarebbe il fine dell’atto sessuale. Questo non basterebbe a riportare in auge l’assunto (3) ma sarebbe sufficiente a restituire una versione dell’assunto (2) circoscritta alla “natura” degli organi sessuali: infatti, secondo questa longeva convinzione, sarebbe il nostro corpo, sotto forma di ormoni, a protendersi verso la procreazione, e il piacere del sesso altro non sarebbe che l’inconsapevole carota mediante la quale la specie si è riprodotta.
È singolare che qualche decennio fa Carla Lonzi proferì una sua versione dell’assunto (3) nell’ambito della battaglia per la liberazione della donna. Carla Lonzi predicò infatti un’”etica naturale”, una morale di ritorno alla “natura” che, limitando l’assunto (2) alla “natura” degli organi sessuali, combacia perfettamente con l’assunto (3): per Carla Lonzi la donna doveva rendersi conto che il suo organo sessuale non è la vagina, e comportarsi di conseguenza.
Call center from Pluto
– Buongiorno Signora. Chiamo dalla Brìllar, potrei parlare con il Dottor Gamberazzi?
– Mi scusi, non la sento. Aspett…
– …
-Aspetti che cambio telef…
– …
– Ecco. Mi diceva?
– Buongiorno Signora. Chiamo dalla Brìllar, potrei parlare con il Dottor Bumerazzi?
– Eeeh. È difficile.
– In che senso?
– È difficile che lo trova qui. Mi sa che non c’è.
– Perfavore, Signora, potrebbe controllare?
– Guardi. Faccia questo numero: le do un numero.
– Ok, mi dica.
– 90-0721-90*5-90*566…
– 072190*566?
– Sì.
– Signora, mi scusi, ma è il numero a cui sto chiamando…
– Lei provi.
– Signora, la sto chiamando a questo numero che mi ha appena dato.
– Eh, ma non so se lo trova.
– Signora, posso lasciarle il mio numero? Vede noi ci occupiamo di impianti di climatizzazione. Qualora il Dottore fosse interessato può chiamarmi lui, va bene?
– Dirò che gli volete parlare, ma non dirò per cosa, dato che lei non me lo vuole dire.
– Signora, glielo ho detto: vendiamo impianti di climatizzazione.
– Va bene. Allora gli dirò quello che mi ha detto.
– La ringrazio Signora. Posso lasciarle il numero, ora?
– Ma non credo che lo troverà, sa?
– La ringrazio, Signora arrivederci.
– Di nulla. Arrivederci.
Clic.
De rerum paura (episodio 3)
L’assunto (2) secondo la predisposizione genetica
Se il nostro Callicle vivesse ai giorni nostri potrebbe affermare che in realtà la tendenza all’eterosessualità è universale, ma in certi casi viene sovrastata da tendenze opposte.
Potrebbe farlo asserendo che c’è un carattere naturale che appartiene a tutti gli esseri viventi che abitano il pianeta Terra: la spinta alla continuazione della specie. Senza attribuire alla specie la volontà di compiere un’azione in vista di una causa finale, immaginiamo che vi sia una predisposizione, sottoforma di DNA, alla ricerca della procreazione. Chiamiamo la tendenza generata da questa predisposizione “tendenza procreativamente corretta” e le tendenze opposte – che sa il dio da quanti desideri e accidenti possano scaturire – “tendenze procreativamente scorrette”.
Ora sarà d’uopo rilevare che le tendenze procreativamente corrette si manifestano sul piano dei desideri e dei comportamenti che ne conseguono (e non vedo come potrebbe essere altrimenti): ovvero la fisiologia “causa” dei modi di essere psichici.¹ Ora, se le tendenze procreativamente scorrette trionfano in me sarà necessario ammettere che, almeno sul piano psichico, la loro forza aritmetica si è dimostrata maggiore di quella delle tendenze procreativamente corrette. Ma non è necessario che le tendenze procreativamente scorrette trionfino: ci basta che ci siano, perché affinché i fenomeni psichici si verifichino è necessario che vi sia una fisiologia pronta ad accoglierli, che li renda possibili, che sia configurata in modo conforme o in modo da potersi conformare al loro verificarsi. Dunque è necessario ammettere che, accanto a una ipotizzata predisposizione genetica alla procreazione, esiste una predisposizione genetica, cioè una capacità del nostro sistema corpo-mente –prevista, quindi, dal DNA di cui esso è espressione – ad accogliere stimoli indifferenti o contrari alla procreazione. Domanda: una predisposizione genetica non è una predisposizione naturale?
Non può fare.
Il relativismo di Ratzinger
L’ordine del cuore, trattato di “etica e teoria del sentire” di Roberta De Monticelli, si contrappone con fermezza tanto alla tesi che senza Dio non si darebbero valori, quanto al riduzionismo razionalista che forma tanta parte del senso comune. Lo fa tratteggiando i nodi cruciali di un’etica alternativa, e forse sconosciuta ai più a causa di una scarsa esposizione massmediatica del movimento fenomenologico in filosofia. Lo fa con due mosse semplici e complementari: riconoscendo al cuore un ruolo psichico e ai valori uno statuto ontologico.
Secondo l’autrice i valori non sono costruzioni sociali, come invece vorrebbe un certo razionalismo utilitarista: i valori sono realmente presenti nelle persone, negli esseri viventi, nelle cose, a disposizione della scoperta, proprio come le leggi della fisica. Il cuore, in senso quasi letterale, è l’organo predisposto e appropriato a percepire i valori, esercitando una funzione che comunque non priva la razionalità di importanza o grandezza.