Pur essendosi autoescluso per non sentirsi più escluso, c’è ancora chi lo stana appositamente per escluderlo. Un telefono gli vomita addosso paccottiglia sociale su sue presunte colpe e libertà e fortune* che ha già discusso troppe volte per ritenerle solamente errori concettuali e non anche e soprattutto, chi le declama, un gendarme ideologico del sistema. Goebbels ha vinto la guerra, pensa, e non fa prigionieri, pensa. Per punirsi va a letto senza colazione meditando la considerazione di Simone Weil:
«Spesso, in quello stato, ho ceduto almeno alla tentazione di dire parole che potessero offendere. Obbedienza alla pesantezza. Il massimo peccato. Si corrompe così la funzione del linguaggio, che è quella di esprimere i rapporti fra le cose».
*in italiano nel testo