Daniele Pasquini recensisce Dreadlock

Dreadlock visto da Niccolò Gambassi
Dreadlock visto da Niccolò Gambassi

Leggendo Dreadlock! vi prenderà un colpo: perché la premessa è tutta da ridere (ve lo immaginate un libello con un personaggio così, a descriverlo al bar durante una pausa delle lezioni?) ma se lo sfogliate, e affrontate assieme a Matteo e alla creatura che da lui prende vita il caos di Bologna, la risata finirete per ributtarla giù.

A pagina 27 del numero 11 di RiotVan, Etica Pirata, Dreadlock è recensito da Daniele Pasquini e illustrato da Niccolò Gambassi.

Il blog di Daniele Pasquini è entropia.

Lo zelo e la guerra aperta [3 di 3]

[“Eppure sembrava che fosse finita” di Enrico Piscitelli è il terzo racconto della raccolta Lo zelo e la guerra aperta, libro scritto a sei mani dalla Cooperativa di narrazione popolare. Il primo racconto – Inadatto al volo di Ilaria Giannini – lo trovate su Milanoromatrani. Il secondo racconto – Radici di Jacopo Nacci – su Tracce nella rete. Da questa sera Lo zelo e la guerra aperta sarà disponibile gratuitamente in formato epub e pdf sul blog della Cooperativa di narrazione popolare]

Eppure sembrava che fosse finita
di Enrico Piscitelli

È finita. È finita da tanto. È finita da così tanto tempo che Michela son mesi che si chiede se non sarebbe il caso di farlo sapere anche a Luca. Specie mentre lo abbraccia, e lui si lamenta del lavoro e delle cazzate di sua madre, perché quel cretino di Luca vive ancora con sua madre e lei lo odia, lo odia perché anche lei vive ancora con sua madre e con suo padre, a casa, nella stessa stanza di quando era bambina. E odia Luca perché è sceso così in basso, ha trasformato il suo mondo, il loro mondo, in un banale conflitto col Mondo intero, roba che manco i tizi della rivista marxista-leninista dell’università erano così banali. E supponenti allo stesso tempo.
«Oggi ho smesso di fumare per mezz’ora», dice Luca, e Michela proprio non ne può più di quell’ironia intelligente, di quel prendersi sul serio, del sorrisino che c’ha, lui, stampato sulla bocca, per quella ironica e intelligente battuta, che nessuno capisce, e che Michela capisce, ma solo perché lui l’ha educata a quella sua ironica, inutile, intelligenza.
E allora glielo dice, fra i denti, e non vedeva l’ora, in fondo:

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“Inadatto al volo” è on line

CNP - Lo zelo e la geurra aperta
Clicca per leggere "Inadatto al volo" di Ilaria Giannini

Oggi è uscito il primo dei tre racconti che compongono Lo zelo e la guerra aperta: “Inadatto al volo” di Ilaria Giannini. Lo si può leggere qui, su MilanoRomaTrani. Mercoledì uscirà il secondo dei tre racconti che compongono Lo zelo e la guerra aperta: il mio “Radici”, del quale è già possibile leggere un’anticipazione qui su CNP. Venerdì usciranno sia il terzo dei tre racconti che compongono Lo zelo e la guerra aperta, “Eppure sembrava che fosse finita” di Enrico Piscitelli, sia l’intero Lo zelo e la guerra aperta in formato epub e pdf, scaricabile gratuitamente.

La mappa dello zelo e della guerra aperta

CNP
Clicca per accedere al blog di CNP

Lo zelo e la guerra aperta uscirà a puntate sui blog degli autori della Cooperativa di narrazione popolare, e infine, integralmente, sul blog della CNP.

Lunedì 20 febbraio, il primo racconto della raccolta, Inadatto al volo di Ilaria Giannini, uscirà su Milanoromatrani.
Mercoledì 22 febbraio, il secondo racconto, Radici di Jacopo Nacci, uscirà su Tracce nella Rete.
Venerdì 24 febbraio, il terzo racconto, Eppure sembrava che fosse finita di Enrico Piscitelli, uscirà su Yattaran.

Da venerdì 24 febbraio tutto Lo zelo e la guerra aperta sarà su CNP, anche scaricabile in formato epub e pdf.

Ranking Dread

Dedalus classifica
Clicca per leggere le classifiche

Qualche giorno fa sono usciti i risultati totali delle classifiche di Pordenonelegge-Dedalus dicembre 2011. Segnalo, oltre al piazzamento di Dreadlock! al 14° posto della categoria “Narrativa”, il 22° posto, sempre in “Narrativa”, assegnato a Nessun paradiso di Enrico Piscitelli, e il 3° della categoria “Altre scritture”, a Se fossi fuoco, arderei Firenze di Vanni Santoni. Ringrazio i giurati.

 

Dreadlock su Tarantula

Giulio Giordano, Pasolini dei Laureati
Pasolini dei Laureati visto da Giulio Giordano

“Dreadlock!” è una gran bella storia (e non le manca niente: sorprese e capovolgimenti compresi), ma la critica culturale che pervade tutto il racconto è solida e lucida. Emerge dalle descrizioni di quell’umanità inebetita, ma ancora di più esplode nella tristezza e nella solitudine di Matteo in mezzo a quella desolazione.

Su Tarantula Max Giuliani parla di Dread e poi mi fa pure un paio di domande; e poi Max parla anche della colonna sonora di Dread, e allora la metto qui.

Ilaria Giannini recensisce Dreadlock

Giulio Giordano, Dreadlock
Dreadlock visto da
Giulio Giordano

…Ma c’è di più, il viaggio di Matteo è la ricerca di tutto quello che ci è stato portato via: la capacità di provare empatia, amore, dolore ma anche felicità in maniera sincera e autentica va riconquistata, il cuore atrofizzato deve ricominciare a pompare sangue e a sanguinare a sua volta. L’eterno conflitto tra la via della mente e la via del sentimento percorre sotterraneo tutto il libro. Matteo scrive una tesi sulla differenza tra la filosofia dei domenicani e quella dei francescani nella mistica occidentale, oscillando fino alla fine su chi avesse ragione: i primi che sostenevano il primato dell’intelletto o i secondi che propugnavano quello dell’amore. La dicotomia ritorna nell’opposizione tra i Laureati e i Destatori, ma anche se vogliamo nella scissione tra Matteo e Dreadlock. Alla fine, chi vince? Nessuno perché se il cuore in Babilionia è solo simulazione anche l’intelletto è falsa coscienza. Il confine tra bene e male è stato sfondato da un sistema che divora e crea continuamente se stesso e forse non c’è soluzione, se non quell’entropia che inesorabile corre verso la distruzione e che trascina tutti con sé: senza sommersi e senza salvati.

La recensione completa qui, su Mangialibri.