Intorno a “La stanza profonda” di Vanni Santoni
Il memoriale di un dungeon master. Un romanzo-labirinto. Il Santoni più purista.
Il memoriale di un dungeon master. Un romanzo-labirinto. Il Santoni più purista.
“Come sono i tuoi coinquilini?” “Boh… Tranquilli… Non so.” “Di qualcosa parlerete!” “Perché, noi di cosa parliamo? Iacopo, ti ricordi quando il Mella disse ‘certo, noi non si parla mai di nulla di serio, ma almeno neanche di calcio, marche o vestiti‘?” “Magari aveva ragione, ma è diverso: tra noi è vero che non si […]
“Oh, ragazzi, attenti, c’è coso… Giulio… Il Dimpe… Che sta vomitando!”. Il Dimpe si è cacciato due dita in gola, e in piedi in mezzo al prato si sforza di vomitare. Chiaramente esce poca roba, non ha in corpo che i funghi e il tè freddo con cui li ha mandati giù; ciò che rende […]
Cinque minuti dopo, stanno già vagando impazziti per le stradelle del triangolo Santa Croce-piazza Sant’Ambrogio-arco di San Pierino. Sbucano in una piazzetta. Ci sono dei grossi conchini di cemento bianco, paiono meduse lucenti in un mare di notte e liquido amniotico. Il vocio della gente da un pub in fondo è una cascata d’acqua gialla […]
Rito e sacrificio nel “La stanza profonda” di Vanni Santoni. Una riflessione di Filippo Cicoli.
1. QUANTO ROSIKATE / CHI TI PAGA / QUANTE CAZZATE / Mi pare che le risposte automatiche segnalino un deterioramento dialettico anche rispetto alla vecchia situazione del trolling nella comunicazione politica (che ho affrontato qui e qui tempo fa): si riducono ormai alle tipologie elencate da Giuliano Santoro in questo commento (avere interessi nascosti, essere […]
Si è parlato di due atteggiamenti diffusi, manifestazioni di un unico pensiero: se questa cosa, la “cultura”, (-A) non ha regole, non ha logica, non ha complessità (e non preclude l’autoproclamazione attraverso il sostantivo magico: io sono un artista! io sono uno scrittore! io sono un poeta! io sono un filosofo!), e (-B) è astratta, […]
Io volevo Ringo Starr è un romanzo scritto da Daniele Pasquini e pubblicato da Intermezzi. Daniele Pasquini ha poco più di vent’anni (qui il suo blog). Il romanzo ha per protagonisti dei ventenni. [Quando c’avevo vent’anni i discorsi per generazioni mi stavano sulle palle, soprattutto perché non mi sentivo assolutamente rappresentativo della mia generazione, anzi. […]